Ipogeo di Torre Pinta, l’opera architettonica che cela un mistero secolare

Ipogeo di Torre Pinta è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti che ci sono in Italia, ancora oggi non ci sono fonti certe sulla sua origine.

La curiosità ha portato la nostra civiltà ad indagare su ogni aspetto della vita sulla terra. Lo studio delle antiche civiltà e delle loro città serve a capire in che modo si è evoluta la società, quali fossero usi e costumi dei nostri avi, in che modo è possibile rintracciare un filo conduttore tra il loro modo di intendere la vita ed il nostro.

Interno ipogeo di Torre Pinta
Ipogeo di Torre Pinta, l’opera architettonica che cela un mistero secolare – luoghidelsilenzio.it

Spesso quando si analizzano i reperti ed i documenti storici ci si trova di fronte a comportamenti e modi di pensare che divergono in maniera sostanziale dai nostri. Ma il bello dello studio di queste antiche civiltà deriva dal porsi come semplici osservatori esterni, sospendere ogni giudizio e portare a galla semplicemente i fatti, laddove sia possibile.

Tale esercizio non è possibile quando ci si trova di fronte a monumenti e costruzioni che precedono l’epoca storica. L’assenza di documentazioni è un ostacolo enorme nella comprensione di queste civiltà. Esempi ne sono le costruzioni megalitiche, la cui funzione e datazione ancora oggi rimane ipotetica, incerta.

Questo perché spesso questi luoghi si trovano distanti da ogni altra tipologia di struttura e non permettono dunque di sviluppare un quadro preciso di come fosse organizzata la società che li ha creati. Uno di questi luoghi misteriosi è l’Ipogeo di Torre Pinta, sito in Salento, a pochi chilometri di distanza dalla città di Otranto.

Cos’è e a cosa serviva l’Ipogeo di Torre Pinta: un mistero ancora irrisolto

L’ipogeo è una struttura a forma di croce scavata nella roccia che s’inoltra fino a 30 metri sotto terra. La forma della sua pianta suggerisce che possa trattarsi di una costruzione paleocristiana, ma la datazione ci svela che questo lavoro di scavo finemente decorato e intarsiato risalga ad un’epoca precedente, compresa tra il V ed il VI secolo a.C., il che comunque non esclude che possa essere stato usato successivamente dai primi cristiani in Italia.

La parte interna di Torre Pinta
Cos’è e a cosa serviva l’Ipogeo di Torre Pinta: un mistero ancora irrisolto – luoghidelsilenzio.it

Dato che la sua costruzione risale ad un’epoca antecedente al cristianesimo ci si interroga su quale fosse la sua funzione. La presenza di “sedili funerari” all’interno delle nicchie che costeggiano i due corridoi che compongono la croce, suggerisce che potesse essere un luogo utilizzato per celebrare il passaggio dalla vita alla morte.

A dare forza a questa ipotesi c’è anche l’aspetto più peculiare di questa costruzione, dato che in alcuni giorni dell’anno e in alcuni momenti della giornata, la luce entra in modo tale da illuminare i corridoio centrale che porta fino ad un altare. Possibile anche che fosse un santuario dedicato al Dio del Sole, o uno dedicato ai riti di fertilità.

Oggi sopra la struttura a croce sorge una torre di origine seicentesca, costruita in seguito alla distruzione di quella originaria, che ci indica come questo luogo sia stato utilizzato a scopi religiosi anche successivamente. Nei dintorni della struttura troviamo muri a secco e ulivi secolari che sembrano indicare l’accesso, all’interno la natura si è ripresa in parte la roccia in cui è stata scavata, ricoprendo le pareti con muschi e licheni.

La struttura fa parte di una proprietà privata e per poterla visitare è necessario prenotare una visita con anticipo. L’accesso è consentito a chiunque voglia ed il costo è forfettario, visto che chi si occupa della gestione richiede semplicemente un’offerta libera.

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