Museo Antica Farmacia Giuli - Cerreto d'Esi (AN)
Della storica ed elegante farmacia di Cerreto si conserva tutto l’arredamento e il mobilio in legno, in cui erano disposti i vasi da farmacia. Nei locali adiacenti sono state raccolte la maggior parte delle testimonianze artistiche locali. Si tratta di otto opere databili tra XV e XVIII secolo, tra le quali spicca un crocifisso-reliquiario il legno dorato e dipinto attribuito ad Antonio da Fabriano (XV sec.). Seguono poi una Madonna con s. Antonio abate e s. Michele arcangelo di Ercole Ramazzani (XVI sec.), una bella Annunciazione su tavola di Luca di Bartolomeo delle Fibbie (1588) e tele di botteghe locali. Al museo si accede attraverso quella che era la farmacia Giuli, della quale rimane una parte del prezioso mobilio ligneo e alcuni vasi officinali. Il museo, allestito nei locali retrostanti, conserva otto dipinti del XV, XVI e XVII secolo che per la prima volta godono di una valorizzazione che è sempre loro mancata nel corso degli anni. Tra questi una menzione particolare merita la Croce astile di Antonio da Fabriano, databile tra il 1470 e 1480: recentemente presentata al pubblico per la prima volta nell’ambito della mostra “Il Rinascimento a Urbino” è un bell’esempio ligneo di stauroteca al cui interno sono conservate le reliquie della croce di Cristo. Il museo, allestito nei locali retrostanti, conserva otto dipinti del XV, XVI e XVII secolo che per la prima volta godono di una valorizzazione che è sempre loro mancata nel corso degli anni. Tra questi una menzione particolare merita la Croce astile di Antonio da Fabriano, databile tra il 1470 e 1480, un bell’esempio ligneo di stauroteca al cui interno sono conservate le reliquie della croce di Cristo. Delle opere esposte ricordiamo l’Annunciazione di Luca di Bartolomeo delle Fibbie, la Madonna col Bambino in gloria tra i santi Antonio Abate e Michele Arcangelo di Ercole Ramazzani.
------------------------
Aprirà al pubblico domenica 2 aprile 2006 alle ore 18 il Raccolta di Opere d’Arte - Antica Farmacia Giuli di Cerreto d’Esi. Un piccolo museo fortemente voluto dal Comune di Cerreto e appositamente organizzato per la conservazione delle principali opere d’arte dell’antico castello. Otto dipinti del XV, XVI e XVII secolo che per la prima volta potranno essere ammirati nello stesso luogo e godranno così di quella valorizzazione che è sempre loro mancata negli anni. Tra questi una menzione particolare merita la Croce astile di Antonio da Fabriano, databile tra il 1470 e 1480: recentemente presentata al pubblico per la prima volta nell’ambito della mostra “Il Rinascimento a Urbino” è un bell’esempio ligneo di stauroteca al cui interno sono conservate le reliquie della croce di Cristo. Delle opere esposte ricordiamo l’Annunciazione di Luca di Bartolomeo delle Fibbie, la Madonna col Bambino in gloria tra i santi Antonio Abate e Michele Arcangelo di Ercole Ramazzani, entrambi firmati dagli autori. A esse si affiancano altri cinque dipinti a cui finora sono stati dedicati solo brevi cenni nella storiografia artistica locale: si tratta della Madonna di Loreto tra i santi Antonio Abate e Vito, San Pietro e un santo Apostolo, L’Immacolata concezione e santi, la Madonna del Carmine e San Carlo Borromeo, la Madonna del Carmine e Santi, dipinti databili tra l’inizio del XVII e la fine del XVIII secolo. Opere le cui problematiche di attribuzione e contestualizzazione verranno analizzate nel catalogo scientifico. Il museo apre con la duplice funzione di conservare ed esporre al pubblico alcune opere che altrimenti resterebbero quasi del tutto sconosciute, con l’intento di valorizzarle e renderle dunque fruibili ai visitatori. Su questa raccolta di importanti contributi artistici locali verrà inoltre pubblicato un catalogo, che sarà presentato il giorno stesso dell’inaugurazione, con le schede scientifiche di ogni singola opera e un breve saggio introduttivo che discute delle correnti e delle emergenze artistiche che informano di loro il succinto ma pregevole contesto culturale di Cerreto d’Esi.