INFORMAZIONI


Scheda

Nazione: Italy
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: Rimini (RN)
Comune: Sant'Agata Feltria
Localita' o frazione: Via San Girolamo
Nome bene: Museo delle Arti Rurali

Cenni storici

Museo delle Arti Rurali - Sant'Agata Feltria (RN)

Il Museo delle Arti Rurali di Sant’Agata Feltria, è allestito all’interno di un antico complesso che risale alla metà del 1500 e che è chiamato ancora oggi Convento di San Girolamo. Le vicende storiche vollero che questa struttura, inizialmente costruita per essere la dimora dei Padri della congregazione di San Girolamo, fosse destinata anche ad utilizzi diversi nel tempo. Nel 2008 nasce il Museo delle Arti Rurali grazie ad un’associazione di volontariato che, oltre ad averlo ideato ed allestito si occupa da allora della sua conduzione con l’intento di farne un luogo di memoria e di accoglienza.

Come nasce il Museo delle Arti rurali
L’associazione “Il Giardino della Speranza” é nata nel 2002, grazie alla buona volontà di un gruppo di cittadini santagatesi che avevano deciso di lavorare insieme nel settore sociale e di cominciare a diffondere la cultura del volontariato.L’associazione è una ONLUS e quindi non ha scopo di lucro, è regolarmente iscritta nel registro provinciale delle associazioni di volontariato e collabora con le altre associazioni similari del territorio limitrofo. L’Associazione, appena nata, ha ideato e presentato un progetto per il recupero dello stabile di San Girolamo per farne un museo degli antichi mestieri oltre che un luogo di aggregazione sociale dei più svantaggiati, delle persone in situazione di solitudine e degli anziani ancora autosufficienti da valorizzare. IL progetto è stato ri conosciuto valido ed ha così permesso l’accesso ai fondi europei con i quali è stata finanziata la ristrutturazione dell’immobile. In questo modo è stato possibile salvare il convento di San Girolamo dal degrado in cui versava da molti anni. Poi grazie all’imponente lavoro dei volontari il museo è stato allestito in tempi brevissimi ed a costi minimi. Così nel dicembre 2008 San Girolamo ha riaperto i battenti,è ritornato fruibile dai santagatesi e dai turisti ed è ormai un museo conosciuto, frequentato e molto apprezzato.

Obiettivi del Museo
Il museo è stato denominato “delle Arti Rurali”, perché vuole rappresentare una riscoperta dei ricordi della nostra terra, come se si trattasse del ritrovamento di una vecchia foto in un cassetto.

Un viaggio nella memoria, quindi, che si sviluppa su tre livelli:

la memoria del luogo, e dell’utilizzo degli spazi da parte della comunità dei frati girolamini che per primi qui hanno vissuta uto, ancora riconoscibile dalla struttura architettonica;

la memoria del territorio e di come qui si viveva in quella civiltà rurale e contadina che di poco ci precede e che molti anziani ancora vivamente ricordano. Questo fare memoria si realizza attraverso sezioni tematiche del museo che rappresentano alcuni luoghi di vita comunitaria: la scuola, l’osteria, o il cinema;

la memoria degli antichi mestieri, che vanno scomparendo, e che può essere mantenuta presente attraverso la disponibilità di questi stessi anziani ad insegnare ai più giovani abilità e saperi che non si trovano scritti nei libri, ma che erano tramandati con l’esempio e con la pratica; ma anche, attraverso gli strumenti che venivano utilizzati per lo svolgimento di tali mestieri e che sono stati raccolti e catalogati nelle varie stanze dell’ex-convento.

Convento di San Girolamo
Il Convento di San Girolamo fu costruito dai Marchesi Fregoso sul colle dove tuttora si trova per ospitare i frati girolamini che gia risiedevano in località Fontescarino, vicino a Pereto. Il loro vecchio convento era infatti minacciato dalle frane e quella del 1604 lo distruggerà poi completamente. La costruzione del nuovo convento in territorio santagatese per opera del padre Pietro Maffei (pronipote del beato Filippo Maffei) ebbe inizio il 15 Agosto 1560 con posa della prima pietra sul terreno donato dai fratelli Giannini, in località allora chiamata Ospedaletto. Accanto al convento venne costruita anche una chiesa, dedicata alla Beata Vergine delle Grazie e consacrata dal vescovo diocesano Gian Francesco Sormani il 24 Agosto 1575. I padri girolamini risiedettero in questa struttura sin verso la fine del XVIII secolo come risulta da un’ atto legale in data 26 Agosto 1796, il quale cita come testimonio, tra gli altri, Padre Romualdo Balzani, priore del convento. Ma dopo questa data, non abbiamo altre notizie dei frati. Sicuramente se ne dovettero andare in seguito alle soppressioni napoleoniche e da allora la struttura passò in gestione alle autorità civili.

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